Sabato 6 dicembre 2025, presso il Pattinodromo Coperto di Forlì, si terrà un evento storico per lo sport inclusivo italiano: il 1° Campionato Italiano Paralimpico Agonistico delle discipline Artistico, Corsa, Freestyle e Skateboarding.
La manifestazione è organizzata dalla Federazione Italiana Sport Rotellistici – Skate Italia, riconosciuta dal CONI e realizzata in attuazione del Protocollo d’Intesa con il Comitato Italiano Paralimpico (CIP), in collaborazione con l’ASD Pattinodromo Forlì.
Un evento che promuove inclusione e sport di qualità
La giornata offrirà la possibilità ad atleti con disabilità intellettivo-relazionale, visiva e uditiva di partecipare a competizioni agonistiche nelle diverse discipline rotellistiche. L’iniziativa, condotta da istruttori qualificati ISEF, ha l’obiettivo di favorire la partecipazione attiva, l’inclusione sportiva e sociale e la condivisione tra atleti e famiglie.
INFORMAZIONI TECNICHE E LOGISTICHE
Data: 6 dicembre 2025
Località: Forlì (FC)
Organizzazione: Skate Italia e ASD Pattinodromo Forlì
Direttore dell’organizzazione: Cristina Vicinanza
Ubicazione impianto: Pattinodromo Forlì – Via Ribolle 74 (adiacente al Parco Incontro)
Caratteristiche pista: 25x50 m – Pavimentazione in cemento
Atleti ammessi
Possono partecipare atleti con disabilità:
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intellettivo-relazionale
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uditiva
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visiva
Sono ammessi esclusivamente atleti:
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in regola con il tesseramento per la disabilità tramite ASD/SSD affiliate FISR;
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provvisti di certificato medico specifico per la disabilità, come previsto dai Regolamenti Tecnici adattati;
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correttamente registrati con il flag “con disabilità” nell’applicativo federale.
Regolamenti consultabili al link FISR:
https://www.fisr.it/skate4all/regolamenti-e-convenzioni.html
Criteri di ammissione
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Partecipazione libera: in via eccezionale, è ammesso ogni atleta in regola con tesseramento e certificazione, anche senza aver partecipato ai Campionati Regionali.
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Presenza obbligatoria di istruttore qualificato: l’atleta deve gareggiare accompagnato da:
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un Istruttore Federale di 1°, 2° o 3° livello con qualifica di Maestro Inclusivo, oppure
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un Istruttore Federale di 1°, 2° o 3° livello coadiuvato da un Maestro Inclusivo, entrambi tesserati FISR.
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TIPOLOGIA DI GARE
Pattinaggio Artistico
Esecuzione di un disco di gara della durata e livello previsti dal Regolamento Tecnico adattato.
Corsa
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Gara a cronometro su pista piana con 4 birilli
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Sviluppo: 80 m
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Due prove disponibili; fa fede il miglior tempo netto, detratte eventuali penalità.
Inline Freestyle
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Percorso di livello A, come da art. 7 del Regolamento Tecnico adattato
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Valutazione sul miglior tempo tra le due manche, al netto delle penalità.
Skateboarding
Svolgimento come da art. 5 del Regolamento Tecnico Skateboarding Adattato, utilizzando i percorsi descritti nell’art. 7 del Regolamento Tecnico Inline Freestyle Adattato.

Lo sport, tramite le associazioni sportive, è la terza agenzia educativa del nostro paese, dopo le famiglie e dopo la scuola. E ora lo dicono non solo i fatti ma anche la Costituzione. Parte da questo fondamento l’annuale momento di riflessione alla Panchina Rossa del PAALGYM “Orlando Polmonari” in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, organizzato da Palestra Ginnastica Ferrara A.S.D. e AVIS Provinciale e Comunale Ferrara ODV, quest’anno dedicato al bisogno culturale e alla responsabilità che è di tutti, e non “di genere”, come dallo slogan di AVIS Nazionale “faccio la mia parte”.
Il cuore della riflessione è nella lectio magistralis del Professor Patrizio Bianchi, titolare della Cattedra Unesco “Educazione, Crescita ed Eguaglianza”, già Ministro della Pubblica Istruzione e Magnifico Rettore dell'Università degli Studi di Ferrara, che parla di "cultura ed educazione per una società migliore". Per lui questo ruolo dello Sport parte da prima del nuovo comma dell’Articolo 33: sta negli articoli fondamentali, al 2° per la precisione, proprio con la responsabilità verso i doveri inderogabili di responsabilità sociale. Un intervento caloroso che parla di storia e attualità, fino a ribadire la palestra di vita che è lo sport, che “ci insegna a perdere, ma senza essere sconfitti, mentre la sconfitta è solo di chi usa la violenza, perché la violenza è la ragione di chi ha torto”, riprendendo la frase impresa sulla Panchina Rossa posta davanti al PALAGYM “Orlando Polmonari” già nel 2019, probabilmente la prima installata in ambito sportivo. Un impegno, quello portato avanti dalla PGF, senza che una motivazione specifica abbia portato a questa decisione, solo per responsabilità collettiva, prendendo un impegno concreto per un mondo migliore per i giovani, come spesso ricorda il Presidente Franco Mantero, che ha fortemente intrapreso questa strada, ribadendo come “l’eccellenza sportiva, l’obiettivo primario della Società, debba essere dimostrata dentro e fuori dal campo, coltivando una serie di valori e progettualità che rendano orgogliosi di essere Palestrini ogni giorno.”
Un taglio molto preciso quello dato alla giornata con l’intervento del Professor Bianchi, e che prima era già stato introdotto dagli ospiti istituzionali presenti, primo tra tutti il Prefetto di Ferrara Massimo Marchesiello, che non ha mai nascosto il suo pensiero sul valore educativo e comunicativo dello Sport, e da quelli che, impossibilitati, hanno inviato le felicitazioni per l’iniziativa, come nel caso del Ministro Abodi, o una loro riflessione scritta, come il Presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale che parla di “un esempio concreto di come educazione, impegno civile e attività sportiva possano sostenersi a vicenda”.
Presenti in sala l’Assessore del Comune di Ferrara Angela Travagli, che quest’anno ha portato alla sottoscrizione dell’Amministrazione della Carta Etica per lo Sport femminile redatta da ASSIST, la Consigliera alle Pari Opportunità Diletta D'Andrea della Provincia di Ferrara, che parla anche da mamma di una bambina che vive i luoghi di sport “15 ore la settimana”, e percepisce chiaramente i valori trasmessi, il Delegato del CONI Ruggero Tosi, che lega al suo intervento associa quello scritto del Presidente del CONI Luciano Buonfiglio, che ricorda come sia “necessario farsi parte diligente del cambiamento”, e del CIP Giuseppe Francesco Alberti, con la decana dello sport ferrarese Luciana Boschetti Pareschi, una delle prime che ha infranto il muro di cristallo negli ambienti dirigenziali, ora rappresentante sul campo delle associazioni benemerite, rappresentate anche dal messaggio del Presidente UNASCI Bruno Gozzelino che esorta a “diventare ambasciatori di un messaggio”.
Tutto questo avviene con la collaborazione imprescindibile di AVIS, consolidando una partnership valoriale ampia, che si respira costantemente nelle attività della PGF. A prendere la parola per l’associazione medaglia d’Oro al Merito Civile è Paola Garutti, tesoriera dell’ente comunale, che ricorda che promuovere cultura su tutta una sfera di tematiche collegate al dono del sangue ed emocomponenti, sia primario per AVIS e come i femminicidi rappresentino uno dei versamenti di sangue, se mai fosse possibile fare una classifica delle brutture del genere umano, più assurdo e insensato, spesso nato all’interno di un contesto, quello famigliare, dove l’amore dovrebbe essere primario, dove l’amore dovrebbe essere insegnato per essere diffuso nella società. Ma che AVIS creda fermamente in iniziative di questo tipo lo ribadisce anche il nuovo Presidente Nazionale Oscar Bianchi che ribadisce “promuovere quei comportamenti sani che, oltre che alla tutela della salute, contribuiscano a un vivere collettivo civile”.
Nota di merito per gli atleti della Palestra Ginnastica Ferrara, per la prima volta coinvolti attivamente nell’evento, e non solo come uditori, quest’anno assieme (per quel che riguarda il mondo sportivo) a Ferrara Basket 2018, Canoa Club Ferrara e Atletica Estense. L’Inno d’Italia che apre l’evento e un formidabile esercizio incentrato sul monologo pronunciato da Paola Cortellesi durante la consegna dei David di Donatello 2018, concludo una edizione veramente coinvolgente della “Panchina Rossa PGF”, nella speranza che siano tematiche sentite tutti i giorni e non solo il 25 novembre.
Di Mirko Rimessi











In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il CONI Emilia-Romagna rinnova il proprio impegno nel promuovere una cultura del rispetto, della parità e della tutela di ogni persona, dentro e fuori i luoghi dello sport.
La violenza di genere rappresenta una sfida sociale che chiama alla responsabilità tutte le istituzioni, e il mondo sportivo può e deve essere parte attiva nel cambiamento: educando, creando consapevolezza e offrendo spazi sicuri per praticare e crescere.
Per celebrare questa ricorrenza, riproponiamo una foto simbolica scattata durante una cerimonia ufficiale di due anni fa, che ritrae alcune delle donne che con il loro talento, la loro professionalità e la loro determinazione rendono grande lo sport dell’Emilia-Romagna: atlete, dirigenti, tecniche e operatrici sportive. Un’immagine che ricorda quanto il contributo femminile sia fondamentale e quanto sia necessario proteggerlo e valorizzarlo.
Il CONI Emilia-Romagna ribadisce il proprio impegno nel sostenere iniziative e percorsi di prevenzione, ascolto e formazione, affinché lo sport resti un luogo di rispetto, uguaglianza e crescita per tutti.
Lo sport è forza. Lo sport è rispetto. Lo sport è libertà.

Si è svolto ieri il pranzo sociale dei Veterani dello Sport, un appuntamento che ancora una volta ha confermato la forza dei valori che uniscono il mondo sportivo: passione, condivisione e impegno. Una giornata ricca di testimonianze e momenti significativi, cui ha preso parte anche la Vicepresidente del CONI Emilia-Romagna, Milva Rossi.
Tra i momenti più attesi, la premiazione di Johan Gregory, giovane talento dello skateboard. Un ragazzo che, con il suo entusiasmo e il desiderio di crescere allenandosi in gruppo, rappresenta al meglio l’essenza dello sport come percorso di formazione personale. La sua energia e dedizione sono un esempio concreto di come sacrificio, crescita e sostegno reciproco siano fondamentali per ogni giovane atleta.
A impreziosire l’incontro, la presenza di Bruno Molea, Presidente nazionale AICS e componente della Giunta nazionale del CONI, e di Gianni Lombardi, Presidente della BCC, che con i loro interventi hanno portato contributi preziosi sul valore sociale e formativo dello sport.
L’iniziativa si è confermata un importante momento di confronto tra generazioni, dove il riconoscimento delle eccellenze giovanili si intreccia con l’esperienza dei veterani, rafforzando il messaggio di quanto sia fondamentale sostenere i ragazzi nel loro percorso sportivo.
Un sentito ringraziamento a tutti i partecipanti per l’energia e l’affetto dimostrati.
Lo sport unisce. Sempre.


Mercoledì 19 novembre 2025, dalle ore 18.20, a Bologna, negli spazi di Via Trattati Comunitari Europei 7, si è tenuta la presentazione del volume “Empowerment per la vita – La meta del rugby femminile”, curato dall’ex Azzurra di rugby Erika Morri. L’evento, aperto al pubblico, ha richiamato educatori, studenti, professionisti dello sport e appassionati interessati a esplorare il legame tra pratica sportiva, crescita personale e valorizzazione del talento femminile.
Il libro, realizzato in collaborazione con Simona Castellano e con il team della Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna, rappresenta un vero e proprio viaggio nel mondo del rugby come strumento educativo e di emancipazione. Le numerose testimonianze internazionali raccolte nel volume mettono in luce il potere dello sport nel generare fiducia, capacità relazionali e consapevolezza del proprio valore, soprattutto in ambito femminile.
La presentazione si è aperta con i saluti istituzionali del Dott. Vittorio Andrea Vaccaro, Consigliere Nazionale CONI e Vicepresidente CONI Emilia-Romagna, che ha sottolineato l’importanza di promuovere percorsi educativi capaci di utilizzare lo sport come mezzo di inclusione e crescita.
Sono poi intervenuti:
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Prof.ssa Giovanna Russo – Scienze dell’Educazione, Università di Bologna
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Prof. Andrea Ceciliani – Scienze Motorie, Università di Bologna
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Erika Morri – Ex Azzurra, formatrice, fondatrice di Women’s Sport Land of Freedom e curatrice del volume
I contributi dei relatori hanno offerto chiavi di lettura multidisciplinari sul tema dell’empowerment femminile nello sport, evidenziando come la pratica sportiva possa diventare un contesto formativo privilegiato per l’acquisizione di competenze emotive, sociali e professionali.
L’incontro ha rappresentato un momento importante non solo per presentare il libro, ma anche per aprire un confronto sul ruolo dello sport come agente di cambiamento culturale. Le esperienze condivise da atlete, educatori e professionisti hanno messo in luce come il rugby, con i suoi valori di rispetto, solidarietà e collaborazione, possa contribuire concretamente allo sviluppo di percorsi di autodeterminazione e leadership femminile.
Un sincero ringraziamento è stato rivolto alla Biblioteca Sportiva Olga Cicognani per l’eccellente organizzazione dell’evento e a Francesca Masotti per il prezioso contributo alla riuscita dell’iniziativa.


