
Ancora una volta le società hanno partecipato in massa anche a Piacenza all'iniziativa “Noi sosteniamo l’attività motoria e sportiva”, il progetto nato dall’accordo siglato nel 2012 da Regione Emilia-Romagna (Assessorato alle politiche per la salute e Assessorato allo sport), Comitati regionali del Coni e del Cip (Comitato Italiano Paralimpico) e dagli Enti di promozione sportiva emiliano-romagnoli e che ha come obiettivo quello di rafforzare gli aspetti positivi e di salute connessi alla pratica regolare dell’attività fisica e sportiva, fin dalla scuola primaria e in tutte le fasce di età, favorendo la diffusione di una cultura che non lasci indietro nessuno, che rifugga quindi l’esasperazione agonistica contribuendo alla partecipazione di tutti e alla coesione sociale. Ma oltre all'ascolto attento e partecipato, questa volta le 80 società che hanno affollato l'Auditorium del CONI di Piacenza hanno lanciato un grido di allarma, di cui il Delegato Provinciale del CONI Gionelli, si farà portavoce. E' necessario che la legge regionale che assegna i fondi regionali possa equiparare le società iscritte al registro del CONI a quelle iscritte nel registro del volontariato, per non escludere in partenza la quasi totalità del mondo sportivo. Una forte incongruenza che nasce anche dal fatto che ben 100.000 euro dei 350.000 totali saranno assegnati a chi ha partecipato a questa iniziativa, rispettando, però, l'obbligo dell'iscrizione ad un registro che è quasi sconosciuto al mondo sportivo. Una difficoltà che è stata raccolta da Claudia Serra, dirigente dell'Assessorato allo sport della regione, che ha introdotto l'iniziativa, rispondendo subito alle prime domande degli intervenuti. E' stata poi la volta del CONI Regionale, con il vice presidente Giuliano Grandi, che ha chiesto agli intervenuti di fare un salto di qualità, nell'ottica di una nuova visione di società sportiva come impresa sociale multifunzionale e di un volontariato sempre più professionale. Quindi Gianni Scotti, presidente CIP Emilia Romagna ha posto l'accento sull'importanza dell'inclusione nell'ottica di una visione nuova e integrata delle diversità. I contenuti sono stati elaborati da Giorgio Chiaranda del dipartimento di sanità pubblica dell'Azienda USL di Piacenza, che ha illustrato i vantaggi dell'attività sportiva non solo come prevenzione, ma pure come possibile medicina per alcune patologie, mentre Luigi Trotta ha illustrato gli aspetti benefici del movimento e dell'attività fisica sulla salute. L'aspetto psicopedagogico dell'influenza dello sport sui giovani è stato l'argomento trattato dalla psicologa Chiara Sergenti mentre un esempio pratico lo ha portato Maria Teresa Grilli con l'esperienza concreta e multisportiva della società GiocaFaenza che accompagna i ragazzi dai 3 agli 11 anni attraverso le più diverse esperienze sportive fino alla scelta consapevole dell'attività più adatta, in uno spirito di inclusione totale con ragazzi disabili e con i genitori. A coordinare i lavori Francesca Vitali, della Facoltà di scienze motorie della facoltà di Verona e il giornalista Matteo Fogacci
Il percorso formativo continua LUNEDI 21 OTTOBRE 2013 alle ore 19.30 presso l’Hotel CUBE, Via Masotti 2 a RAVENNA Per partecipare agli incontri formativi, che sono gratuiti, tecnici, istruttori e dirigenti delle società sportive possono contattare il CONI dell’Emilia Romagna al numero di telefono 051 551192 oppure scrivendo a
Bologna, 20 ottobre 2013
Matteo Fogacci
Ufficio stampa CONI Emilia Romagna
Tel. 051.551192 Cell. 333.8400944

COMUNICATO STAMPA
Oltre cento partecipanti a Rimini per l'iniziativa
“Noi sosteniamo l'attività motoria e sportiva”
Prossimo appuntamento Mercoledì 16 ottobre a Piacenza
Ancora un successo, con oltre 100 dirigenti e tecnici presenti fino oltre alla mezzanotte, nella sala Marvelli in Proivincia a Rimini per “Noi sosteniamo l’attività motoria e sportiva”, il progetto nato dall’accordo siglato nel 2012 da Regione Emilia-Romagna (Assessorato alle politiche per la salute e Assessorato allo sport), Comitati regionali del Coni e del Cip (Comitato Italiano Paralimpico) e dagli Enti di promozione sportiva emiliano-romagnoli e che ha come obiettivo quello di rafforzare gli aspetti positivi e di salute connessi alla pratica regolare dell’attività fisica e sportiva, fin dalla scuola primaria e in tutte le fasce di età, favorendo la diffusione di una cultura che non lasci indietro nessuno, che rifugga quindi l’esasperazione agonistica contribuendo alla partecipazione di tutti e alla coesione sociale, continua a portare grande interesse in tutte le provincie finora attraversate dalla presentazione. L'introduzione ai lavori è avvenuta, come oramai consuetudine da parte di regione, CIP e CONI, che hanno presentato le motivazioni dell'innovativo accordo. Così per la Regione Alba Carola Finarelli, ha illustrato il percorso e i numeri del progetto. Durante il dibattito conclusivo sono state pure indicate le modalità per partecipare fattivamente ai progetti nei quali la Regione ha investito ben 350.000 euro, finanziando iniziative di promozione sportiva finalizzate al miglioramento della salute, e di questi 100.000 euro sono riservati alle società che riunite in gruppi almeno di tre presenteranno (entro il 31 ottobre 2013) progetti scaturiti all'interno di questa iniziativa. E' stata poi la volta del CONI Regionale, con il vice presidente Giuliano Grandi, che partendo dal Libro Bianco pubblicato dal CONI nel 2011, ha voluto far capire come è doveroso per le società fare un salto di qualità, nell'ottica di una nuova visione di società sportiva come impresa sociale multifunzionale e di un volontariato sempre più professionale. Quindi Gianni Scotti, presidente CIP Emilia Romagna ha posto l'accento sull'importanza dell'inclusione nell'ottica di una visione nuova e integrata delle diversità. I contenuti sono stati elaborati da Danilo Gambara del dipartimento di sanità pubblica dell'Azienda USL di Rimini, che ha illustrato i vantaggi dell'attività sportiva non solo come prevenzione, ma pure come possibile medicina per alcune patologie, mentre Giacomo Abate ha illustrato gli aspetti benefici del movimento e dell'attività fisica sulla salute. L'aspetto psicopedagogico dell'influenza dello sport sui giovani è stato l'argomento trattato a quattro mani dalle psicologhe Chiara Sergenti e Chiara Bonicelli, mentre un esempio pratico lo ha portato Maria Teresa Grilli con l'esperienza concreta e multisportiva della società GiocaFaenza che accompagna i ragazzi dai 3 agli 11 anni attraverso le più diverse esperienze sportive fino alla scelta consapevole dell'attività più adatta, in uno spirito di inclusione totale con ragazzi disabili e con i genitori. Il percorso formativo continua mercoledì 16 ottobre presso L'Auditorium CONI Piacenza in via Calciati 14 alle 18.30.
Per partecipare agli incontri formativi, che sono gratuiti, tecnici, istruttori e dirigenti delle società sportive possono contattare il CONI dell’Emilia Romagna al numero di telefono 051 551192 oppure scrivendo a
Bologna, 14 ottobre 2013
Matteo Fogacci
Ufficio stampa CONI Emilia Romagna
Tel. 051.551192 Cell. 333.8400944

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Servono idee, energie e uomini”. Ha chiuso così il suo intervento Giovanni Malagò, presidente nazionale del CONI, intervenuto ieri sera al convegno organizzato dal CONI dell'Emilia Romagna e dal Panathlon Club Ravenna dal titolo "La società sportiva, impresa sociale multifunzionale” al quale hanno collaborato il Comune di Ravenna, Fondazione Cassa Risparmio Ravenna, Ufficio Scolastico Regionale e i Panathlon Clubs di Forlì e Faenza. Oltre 300 i dirigenti sportivi venuti da tutta la regione nella sala Rossa del Pala De Andrè, che hanno applaudito convinti il numero uno dello sport italiano, primo presidente del CONI a fare una visita ufficiale a Ravenna. Ha utilizzato ironia, charme, ma pure la forza della concretezza Malagò, ricordando come il presidente del CONI Umberto Suprani, organizzatore della serata, e Bruno Molea, uno dei relatori, sono stati suoi sostenitori in un momento non certo facile prima della sua elezione. E proprio non aver ascoltato il grido proveniente dalla base è stato l'errore principale dei suoi avversari alla poltrona di numero uno del CONI,. “nello stesso momento – ha affermato – pur ricordando che il 50% dei volontari sono sportivi e non hanno alcun riconoscimento istituzionale, anche se avessero riconosciuto uno stato giuridico non cambierebbe la loro condizione. Ed invece è notorio che con la crisi anche il mondo del volontariato ne risente perchè se uno perde il posto di lavoro non segue più i ragazzini, ma il suo primo pensiero è recuperare il lavoro.
E' necessario approcciarsi in maniera diversa alla società sportiva. Sono diventato presidente della Canottieri Aniene a 37 anni, quando avevano un miliardo e mezzo di fatturato e 32 collaboratori. Ora siamo a 17 milioni e mezzo e 254 persone che lavorano per noi e ogni anno si chiude in utile. Questo perchè lo sport è l'unico settore dove c'è domanda e nonostante facciamo un mestiere dove “vendiamo valori”, bisogna comunque sempre essere capaci di stare sul mercato. Bisogna diventare imprenditori o comunque manager. Il nostro è un settore di grande appeal per le persone della terza e quarta età, ma pure per i ragazzini, le loro mamme e soprattutto per gli sponsor, per cui ai 4000 che da noi fanno nuoto abbiamo offerto un centro estetico per le mamme in attesa, ma pure una sorta di nido per lasciare i figli più piccoli, un luogo dove poter consumare, che non sia solo un piccolo bar, ma pure il negozio di Adidas. Tutte queste realtà sono in attivo e abbiamo una lista di sponsor che non possiamo accontentare. Tutte queste cose in piccolo si possono riprodurre e visto che il momento non permette voli pindarici meglio unirsi, creare società multidisciplinari per fare massa critica. Addirittura dico che non solo le società potrebbero unirsi, ma in alcune circostanze le stesse federazioni. Se si uniscono tra loro realtà commerciali, perchè non dovrebbero farlo le società sportive? Dal punto di vista politico ho apprezzato che il presidente del Consiglio Letta si sia impegnato per approvare la legge sugli impianti sportivi, ma è fondamentale che ora per poter costruire o gestire impianti si possano creare ATI, Newco o consorzi no profit, che siano davvero tali, perchè il confronto con il fisco e l'agenzia delle entrate possa non farci fare brutte figure. Inoltre il mio messaggio è quello di non spaventarsi e di avere coraggio. Pensiamo che il 40% dei ragazzi tra gli 11 e i 16 anni abbandonano lo sport e che dopo gli Stati Uniti siamo il paese al mondo con il più alto indice di obesità, con il 44% di sedentari. Infine pensiamo alle scuole: servirebbero quattro miliardi e mezzo per metterle a norma ma crediamo che la collaborazione con questo mondo sia fondamentale. Non rientrerebbe nei nostri compiti, ma anche quest'anno abbiamo investito 7,5 milioni per il progetto di Alfabetizzazione, collaborando con lo Stato, che ancora, però, non ha messo i suoi soldi. Così gli insegnanti non pagati se la fanno con il CONI quando la nostra parte l'abbiamo fatta eccome. Però, come con l'Aniene abbiamo fatto una sinergia pubblico-privato per la gestione degli spazi aperti e scoperti di una scuola, così invito tutte le società a parlare con presidi lungimiranti che possano capire che la palestra con le risorse pubbliche non verrà mai messa a posto, mentre collaborando con il privato possono entrambi cogliere importanti occasioni”.
Prima dell'intervento di Malagò aveva aperto i lavori Umberto Suprani che aveva messo in rilievo il difficile momento per le società sportive. “In questo momento la sfida per i presidenti delle società è quella della professionalità affinchè le difficoltà diventino sfide dalle quali poter uscire cresciuti, capendo, però, che da soli non si va da nessuna parte. Bisogna avere una visione più ampia dei problemi per poterne uscire. La Multifunzionalità diventa un'arma vincente per costruire modelli che possano creare anche posti di lavori per i ragazzi usciti da Scienze Motorie. Dobbiamo essere consapevoli che l'economia della nostra regione è la quarta per PIL e la terza per i risultati sportivi ottenuti. Questo grazie anche allo sforzo delle Federazioni e degli Enti di promozione, che devono essere stimolo e pungolo alle istituzioni perchè anche la politica possa fare il proprio dovere. Da questo punto di vista manca una legge nazionale sullo sport e quella regionale è datata, senza dimenticare l'importanza del rapporto con la scuola e il fatto che è necessaria la collaborazione con tutti gli altri assessorati, ricordandosi sempre che chi fa sport fa cultura”.
A seguire sono intervenuti il presidente del Panathlon International Giacomo Santini, il dirigente dell'ufficio scolastico provinciale di Ravenna Maria Luisa Martinez, che ha messo in evidenza le tre agenzie educative per i giovani: scuola, famiglia e società sportive, e l'onorevole, presidente nazionale di AICS, che ha presentato il disegno di legge depositato la mattina stessa in parlamento per dare un ruolo sociale alle società sportive di base. All'interno della legge, che si spera possa andare in discussione in dicembre o in gennaio, la richiesta di una delega per riordinare le varie leggi sulle società sportive, la richiesta del recupero dalle imposte delle quote pagate alle società sportive, l'abolizione del pagamento della SIAE per gli sport che necessitano della musica. Inoltre la legge si occupa anche di fisco, con maggiore severità verso le società sportive che si comportano male, ma pure tutela per quei presidenti che ora non comprendono a pieno quanta è oggi la loro responsabilità. Inoltre Molea ha comunicato di aver firmato un emendamento, con copertura finanziaria, per inserire un insegnante di scienze motorie anche nelle scuole elementari.
Ravenna, 8 ottobre 2013
Matteo Fogacci
Ufficio stampa CONI Emilia Romagna
tel. 051.551192 - 333.8400944

Martedì prossimo, 8 ottobre, a Ravenna, alle 17.30 nella Sala Rossa del Pala De Andrè si terrà un convegno regionale sul tema “La società sportiva, impresa sociale multifunzionale” che vedrà l’intervento di autorevoli personalità del mondo sportivo, politico, scolastico ed istituzionale.
Le conclusioni saranno tratte dal presidente nazionale del Coni, Giovanni Malagò, per la prima volta in Romagna in questa veste così importante. L’iniziativa è promossa ed organizzata dal Comitato Regionale Coni e dal Panathlon Club Ravenna; vi collaborano Comune di Ravenna, Fondazione Cassa Risparmio Ravenna, Ufficio Scolastico Regionale e i Panathlon Clubs di Forlì e Faenza.
Il mondo sportivo, ed in particolare quello dilettantistico, sta attraversando un momento delicato alla luce anche dell’attuale congiuntura nazionale. Fare sistema, stare al passo coi tempi, modernizzare le strutture organizzative, far diventare i dirigenti più preparati e professionali sono un obiettivo sempre più pressante ed immanente, avendo la consapevolezza che gli stessi problemi possono diventare un’opportunità raccogliendo la sfida e convincendosi che da soli non si approda alla meta. Le società sportive hanno quindi la possibilità rivestendo il ruolo di attrici protagoniste - cioè andando oltre l’aspetto meramente promozionale ed agonistico – di incidere profondamente anche sul sociale.
La multifunzionalità, soprattutto se attuata da un consorzio o più semplicemente da un gruppo di società, apre nuovi orizzonti anche occupazionali, facilitando (o risolvendo) fra l’altro aspetti organizzativo-logistici che quotidianamente incombono. Di questo si parlerà martedì pomeriggio, dopo il saluto del sindaco Fabrizio Matteucci e del presidente della Provincia Claudio Casadio. Sono infatti previsti gli interventi del presidente del Panathlon International Giacomo Santini, del dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale Maria Luisa Martinez, dell’assessore regionale alla sanità Carlo Lusenti, di Bruno Molea, parlamentare romagnolo e presidente nazionale Aics, del presidente nazionale dell’Associazione Bancaria Italiana e della Cassa Risparmio di Ravenna Antonio Patuelli. I lavori saranno introdotti e coordinati dal presidente regionale del Coni, Umberto Suprani.
LA PRESENTE E' DA CONSIDERARSI COME INVITO
Per motivi organizzativi è necessario accreditarsi presso la segreteria del CONI Regionale al numero 051.551192 o alla mail
Bologna, 4 ottobre 2013
Matteo Fogacci
Ufficio stampa CONI Emilia Romagna
Tel. 051.551192- Cell. 333.8400944