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Di seguito il link al TG di RAI 3 Regione di sabato 10 ottobre realiuzzato da Mino Farolfi sulla presentazione del Libro Bianco 2.0. Il servizio lo potete trovare negli ultimi minuti del Telegiornale.
dal Resto del Carlino
L’APPLAUSO DI MALAGÒ
«Emilia Romagna, sport al top Belinelli e Paltrinieri i fenomeni»
Filippo Mazzoni
Bologna
SARA’ un punto di partenza, una linea da seguire per tutte le società sportive per la gestione e lo sviluppo della propria attività. Ieri pomeriggio, alla presenza del capo dello sport italiano Giovanni Malagò, è stato presentato lo Sport Plan, il libro bianco dell’attività sportiva in Emilia Romagna, una ricerca dettagliata voluta dal presidente del Coni regionale Umberto Suprani come strumento per l’attività sportiva e da cui emerge che quasi il 70 per cento di cittadini emiliani praticano un’attività, il 34 come tesserati in associazioni e il 33 in maniera autonoma. Dati importanti che serviranno alle società per crescere, ma anche all’amministrazione. «E’ una ricerca importante
- conferma il presidente della Regione Stefano Bonaccini – nei nostri progetti abbiamo coinvolto tutte le componenti come società sportive e amministrazioni. Speriamo presto di approvare una nuova legge per lo sport».
Sport che si basa sul volontariato, ma che in effetti va anche sostenuto da parte delle amministrazioni da un punto di vista economico.
«Il nostro obiettivo come Regione è quello di investire 20 milioni di euro nei prossimi 5 anni. Vogliamo continuare a lavorare con le società perché lo sport è una locomotiva importante per riportare l’Italia ai posti che merita del resto lo sport è sociale, wellness ma anche educazione scolastica e sanità».
A TIRARE le somme e concludere l’incontro è Giovanni Malagò, presidente del Coni che sottolinea come l’Emilia Romagna, sportivamente parlando, sia una regione virtuosa. «L’Emilia Romagna è da sempre una regione ai primi posti in tutti i dati. Non è facile migliorare questi numeri, ma è giusto provarci. mministratori e società hanno sempre fatto il passo giusto. Lo sport è ben suddiviso tra le 9 province della ragione e tutte con un peso specifico importante».
Malagò riprende poi le parole del presidente regionale Bonaccini. «Fa piacere sentir parlare di legge per lo sport e integrazione nella scuola, forse non si arriverà al sistema dei paesi anglosassoni ma sarebbe bello rivederci fra 18-24 mesi per guardare quelli che saranno i nuovi numeri e quanto è sta
to fatto».
Sulle Olimpiadi anche in Emilia Romagna, il numero del Coni chiarisce.
«Prima vediamo di portarle in Italia, poi una soluzione la troviamo, tante regioni si sono già proposte. La bufera politica a Roma inciderà sulla candidatura? Non credo».
Svicola sul discorso dell’eventuale candidatura a sindaco di Roma («Ringrazio chi ha pensato a me, mi devo concentrare sullo sport»), lascia al calcio il compito di occuparsi dell’affaire Fifa («assistiamo da spettatori interessati ma senza dar giudizio visto che ci sono inchieste aperte»). E torna sull’Emilia Romagna: intesa come regione e come sistema. «E’ ai primi posti in tutte le classifiche – ripete – e nei ranking è comunque tra le prime cunque. Ha punte di eccellenza individuale che ben conoscete. Belinelli e Paltrinieri sono due fenomeni. Ma anche l’associazioni sportivo qua può contare su una solida cultura e numeri importanti
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Venerdì 9 ottobre 2015 alle ore 17 presso la sala Polivalente "Guido Fanti" nella sede della Regione Emilia-Romagna, in viale Aldo Moro 50 a Bologna sarà presentato il "Libro Bianco 2.0 Sport Plan Emilia-Romagna".
Studiata e analizzata la situazione sportiva regionale, il CONI dell'Emilia Romagna, a distanza di quattro anni dalla pubblicazione del “Libro Bianco per lo sport”, vuole farsi promotore e attivatore di azioni che possano essere concrete linee strategiche di crescita e di supporto per tutte le società, mettendole in grado di aumentare la propria competitività e la propria multifunzionalità.
Gli spunti di riflessione e di proposta investono il piano politico, gestionale, organizzativo, formativo, promozionale ed educativo e si rivolgono a società sportive ed istituzioni per sviluppare un nuovo modo di considerare, vivere e interagire nei prossimi anni.
Il volume, realizzato dal CONI dell'Emilia Romagna con il coordinamento dello studio Ghiretti, sarà distribuito gratuitamente e i contenuti saranno illustrati alla presenza del presidente del CONI Regionale Umberto Suprani, del presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, dell'Amministratore Delegato di CONI Servizi Alberto Miglietta, mentre al termine sarà il presidente Nazionale del CONI Giovanni Malagò a proporre le proprie conclusioni.
Bologna, lì 7 ottobre 2015
Per ulteriori comunicazioni:
Matteo Fogacci
Ufficio stampa
CONI Emilia Romagna
Via San Felice 99
tel. 051.551192
cell.333.8400944
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Al primo incontro si capiva che da lui c'era solo da apprendere. Un aspetto serio che subito si apriva al sorriso e ad una dolcezza trascinante. A 93 anni si è spento Riccardo Orlandi, uno dei capisaldi del movimento dell'atletica leggera, sia come giudice, ma pure come presidente del Comitato regionale FIDAL. Era rimasto l'ultimo esponente di quel gruppo di giudici di atletica che aveva gestito con posizioni di responsabilità le Olimpiadi di Roma 1960, le ultime a misura d'uomo. Ed è proprio la sua umanità che viene ricordata da tutti coloro che lo hanno avuto come docente ai corsi per Giudici. Entrò in questa <<famiglia>> addirittura nel 1942, divenendo nel giro di pochi anni Internazionale e partecipando così a numerosi eventi: dalle citate Olimpiadi, ai Campionati Mondiali di Roma 1987 fino ai Campionati Europei di Torino. Giudice rigoroso nella conoscenza delle regole ma anche capace di applicarle in modo intelligente, per tanti giudici attualmente in servizio è stato un maestro sia sul campo che fuori ed il suo ricordo ed esempio ha insegnato alle nuove generazioni la conquista dell’autorevolezza sul campo. Era solito dire che un buon giudice va oltre la conoscenza del regolamento tecnico e che non può prescindere dal corretto atteggiamento in campo nei confronti di tutte le componenti coinvolte. Il suo giudizio sulle prestazioni dei colleghi giudici andava considerato anche nelle piccole sfumature, dalla postura in campo, dall'utilizzo delle bandierine, da come si effettua la chiamata degli atleti, da come ci si approccia all’evento. Ma il suo totale amore per l'atletica leggera l'ha portato anche ad essere eletto come fiduciario provinciale (dal 1958 al 1963) e regionale del GGG (dal 1963 al 1973), quindi presidente regionale della FIDAL e subito dopo i Mondiali di Roma come co-commissario nazionale dei Giudici. Negli ultimi anni si divertiva a partecipare alle gare dei Giochi della Gioventù dove portava, a ragazzi digiuni dei regolamenti, le sue competenze tecniche ma soprattutto il buonsenso e qualche consiglio sulle rincorse, i movimenti ma soprattutto sugli atteggiamenti comportamentali da tenere sulle piste e in pedana. Le esequie funebri saranno celebrate domani alle 15.00 nella chiesa della Certosa di Bologna.
Matteo Fogacci
Ufficio stampa
CONI Emilia Romagna