La medaglia più bella degli azzurri fin qui, quella di Gregorio Paltrinieri nei suoi 1500 metri. E se ieri è stata una giornata in altalena per gli atleti emiliano-romagnoli (vittoria di Ortolani e Gennari con l'Italia femminile di volley però eliminata, sconfitta del 'Settebello' di Nora contro gli USA 10-7, eliminazione per Margherita Magnani nei 1500 metri di atletica nella notte di Bolt), è stata anche la giornata della festa per 'Greg'. Oggi di nuovo in pista i ragazzi della pallavolo maschile contro il Canada, ma col primo posto del girone già in tasca, la pallanuoto femminile assalta i quarti di finale contro la Cina, Ayomide Folorunso debutta nei suoi 400 ostacoli, ma l'uomo copertina è ancora lui, Paltrinieri.
Era l'uomo, il ragazzo più atteso. I 1500 la sua distanza, gli avversari sempre dietro nell'ultimo anno. E tanta, tanta pressione: «La cosa più difficile da sopportare in questi mesi di avvicinamento all'Olimpiade: tutti si aspettavano molto da questa gara, anche io». Alla fine l'oro di Gregorio Paltrinieri è arrivato, al termine di una gara condotta dall'inizio alla fine, senza storia: «Spesso coi miei allenatori parlo di gestione della gara - ha continuato il campione di Carpi - ma oggi mi sono detto che dovevo andare via subito, e chi ne aveva stava con me». Non ne aveva nessuno, ovviamente, e la poderosa rimonta finale di Gabriele Detti ha regalato all'Italia un doppio podio da sogno.
Altri sogni, questa volta in palestra, quelli dell'Italia di volley maschile di Luca Vettori: gli azzurri hanno sconfitto per la prima volta a un'Olimpiade il Brasile, un 3-1 perentorio ai padroni di casa che garantisce agli azzurri il primato nel girone e un accoppiamento sulla carta più morbido per i quarti di finale. Sbornia di ieri completata dal netto successo della pallanuoto femminile di Aleksandra Cotti sulla Russia (10-5) che ha dato il primato alle azzurre nel girone. Ora si lotta per le medaglie. Nulla da fare invece per la 4x100 mista femmile di Zofkova e Bianchi che chiude ottava la finalissima.
Oggi di nuovo in campo per chiudere la Pool B anche il 'Settebello' di Nora contro gli Stati Uniti, il volley femminile chiude il suo percorso non felice contro Portorico, Margherita Magnani debutterà nella notte di Bolt nei suoi 1500 metri nello stadio olimpico dell'atletica.
Rio, purtroppo, non è solo Olimpiadi. Ci sono tante sacche di povertà nella metropoli carioca, dove l'accesso allo sport è pura utopia. Uisp Modena però ha voluto intervenire a Vila Mimosa, il quartiere della prostituzione carioca: ha trovato qualche fondo per un maestro di judo, il materiale tecnico come tatami e divise e riesce a togliere dalla strada 25 bambini che due volte alla settimana, col 'profesor' Paulo, imparano le regole dello sport.
Qui trovate la nostra intervista a Paolo Belluzzi, responsabile del progetto.
È stato l’uomo del giorno e lo sarà anche oggi: Gregorio Paltrinieri è finalmente sceso in vasca e col crono di 14’44”51 ha dominato la propria batteria staccando il miglior tempo per una finale che si disputerà nella notte italiana. Una finale alla quale mancherà Sun Yang, il suo più quotato rivale: “Non so cosa gli sia successo, ma ci sono altri sette cannibali he vogliono l’oro in vasca con me – ha detto ‘Greg’ – Io devo solo fare quello che ho fatto finora: divertirmi, pensare che per me questo è un sogno e non focalizzarmi sul tempo o sugli avversari ma solo su me stesso. Non c’è niente che devo fare per forza, solo gareggiare e godermi appieno questo che è un vero e proprio sogno”.
Ieri è arrivata poi la prima sconfitta del ‘Settebello’ di Alessandro Nora (10-7 contro la Croazia) e il primo set vinto da Gennari, Ortolani e compagne con il volley femminile.
Oggi oltre a Paltrinieri di nuovo in gara la pallanuoto femminile (Aleksandra Cotti) contro la Russia e la pallavolo maschile (Luca Vettori) contro i padroni di casa del Brasile nel match più affascinante di giornata. Infine Bianchi e Zofkova, assieme alla Pellegrini, cercheranno l’impresa nella finale della 4x100 mista femminile dopo aver ottenuto ieri una meravigliosa qualificazione condita dal record italiano.
E' il grande giorno di Gregorio Paltrinieri oggi a Rio de Janeiro. Dopo settimane di attesa il campione carpigiano, punta di diamante di una spedizione azzurra di nuoto che finora non ha rispettato le attese, scenderà in acqua intorno alle 19 italiane per la sua batteria del 1500 stile libero. Una formalità il passaggio in finale, dove sicuramente ritroverà Horton, Sun Yang, Jaeger e il suo connazionale toscano Gabriele Detti. "In questo ultimo mese si è isolato per concentrarsi al meglio - ci ha raccontato Luca Paltrinieri, il padre di Gregorio - ma l'ho sentito e so che è carico per iniziare. Sta bene, ma ovviamente non vede l'ora di confrontarsi in acqua coi suoi rivali più quotati per capire come stanno: ha voglia di affrontarli". Tanto tifo per Gregorio: "Saremo in più di 10 sugli spalti a Rio - racconta il papà - e in più abbiamo allestito un maxi-schermo a Carpi. Gli faremo sentire il nostro calore".
Oggi torna in vasca anche il 'Settebello' di Nora, Carlotta Zofkova, Ilaria Bianchi e Simone Sabbioni provaNo il colpaccio nelle rispettive 4x100 miste di nuoto, di nuovo in campo anche il volley femminile in un match senza più significato contro gli Stati Uniti: le azzurre sono già eliminate.
Ieri è invece proseguita la marcia dell'Italvolley al maschile: un 3-0 netto al Messico con qualche scampolo di partita anche per il nostro Luca Vettori. Federico Bocchia è uscito nelle batterie dei 50 stile libero mentre l'eliminazione più dura da digerire è quella di Sara Errani in coppia con Roberta Vinci nel torneo di doppio femminile di tennis, contro le ceche Safarova e Strycova (4-6 6-4 6-4): "Giocheremo ancora insieme? Non lo so, non è questo il momento di pensarci, ora siamo soltanto troppo deluse" ha sentenziato la Vinci al termine di un match che ha visto la nostra Sra chiudere in lacrime con un doppio fallo. Eliminati in semifinale del doppio pesi leggeri anche Marcello Miani e il suo compagno Andrea Micheletti, bel successo invece del 'Setterosa' di Aleksandra Cotti sull'Australi, 8-7 il punteggio: "Avevo detto che le australiane erano favorite per l'oro - racconta Fabio Conti, ct delle azzurre - ma questa vittoria non cambia di una virgola il nostro atteggiamento che deve essere umile e concentrato, affrontando ogni partita come una finale".