Eleonora Sarti da atleta paralimpica alla Nazionale "normo" di arco (da ConInforma Bologna del 10 dicembre 2015)
Dalla selezione paralimpica alla Nazionale normodotati. Grazie ai risultati sportivi conseguiti quest’anno, l’arciera romagnola Eleonora Sarti entra nel giro della Nazionale “normo” della Federazione di tiro con l’arco. È la terza volta nella storia della Fitarco che succede. “È una grandissima soddisfazione – racconta –. Poter fare anche le gare ‘normo’ mi permetterà di girare il mondo e di confrontarmi con atleti che tirano da anni e da cui ho tanto da imparare, è davvero un sogno”.
Classe 1986, Eleonora Sarti è nata con malformazioni a mano destra, gamba sinistra e piedi. Ex nazionale di basket in carrozzina, nel 2012 è passata al tiro con l’arco. “La scorsa estate sono anche stata prima nel ranking assoluto femminile italiano, ora sono terza, ma a pochi punti dal primo posto”, continua. A settembre l’atleta ha vinto un oro e due bronzi ai Mondiali para-archery in Germania e in tasca ha già il pass per le Paralimpiadi di Rio de Janeiro dell’estate prossima. Lei non si nasconde: “Punto alla medaglia sia nella gara individuale che nel mixed team – aggiunge –. Io non credo mai molto in me, ma quando ho l’arco tra le mani so di poter fare cose importanti”.
Da 8 anni Eleonora Sarti vive a Bologna, dove ha studiato e da poco ha iniziato a lavorare: “Il Mondiale, il lavoro, la convocazione: il 2015 è stato un anno fotonico!”. A livello individuale gareggia per le Fiamme azzurre, il gruppo sportivo della Polizia penitenziaria, mentre in squadra tira per il Castenaso archery team. Prima di lei, soltanto altri due atleti paralimpici avevano fatto il salto alla Nazionale normodotati. La prima è stata Paola Fantato, che dal 1988 al 2004 ha partecipato a 5 Paralimpiadi e anche alle Olimpiadi di Atlanta del 1996. Il secondo è stato Alberto Simonelli, azzurro dal 1996 a oggi e attuale compagno di squadra di Eleonora Sarti nel mixed team.
“Paola Fantato ha indicato la strada, è un orgoglio che la seconda donna a riuscirci venga dalla nostra regione – dice Melissa Milani, presidente del Comitato paralimpico dell’Emilia-Romagna –. Lo sport per noi non è solo agonismo e medaglie, ma anche salute ed inclusione e la storia di Eleonora, insieme a quella della Fitarco che è stata la prima federazione in Italia ad aprire agli atleti disabili, ce lo dimostra”.
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