A San Giovanni "Nuove strategie sportive per la salute dei giovani"
Condividere le problematiche per cercare di risolverle grazie a dati scientifici e ai consigli di persone competenti. Per questo motivo una cinquantina di persone, tra genitori, dirigenti sportivi, professori di scuola o semplici cittadini hanno accettato l'invito del CONI Point di Bologna di partecipare a San Giovanni in Persiceto all'incontro organizzato nella Sala del Consiglio Comunale dal titolo “Nuove strategie sportive per la salute dei giovani”, fase distrettuale del progetto “Noi sosteniamo l'attività motoria e sportiva”, realizzato in collaborazione tra la Scuola Regionale dello sport del CONI, la Regione Emilia Romagna, il CIP e gli Enti di promozione sportiva.
Aperto dal breve intervento del Delegato del CONI Point di Bologna Rino Lolli, presente assieme a tutto il suo staff, e concluso dal Consigliere delegato allo sport Sergio Vanelli in rappresentanza del sindaco Renato Mazzucca, la serata non ha deluso le attese.
La presentazione di dati non nazionali e neppure regionali o provinciali, bensì legati al territorio di San Giovanni in Persiceto da parte del dott. Paolo Pandolfi del dipartimento di sanità pubblica dell'azienda USL di Bologna, ha appassionato gli intervenuti che hanno potuto toccare con mano le eccellenze del proprio territorio, le tante iniziative per il coinvolgimento dei giovani, la straordinaria vitalità degli anziani sul territorio, ma, nonostante questo, una preoccupante crescita dell'obesità dei ragazzi, determinata, spesso, dalle stesse tendenze dei genitori. Una problematica, quella alimentare, uscita anche dagli interventi del pubblico e che non trova soluzione nonostante i diversi tentativi nelle scuole tramite gli incontri con i gestori delle mense scolastiche.
Un'abitudine errata, quella di non considerare l'alimentazione un punto di partenza, come quella poco considerata della postura, che crea problematiche a tutto il movimento dei ragazzi. E' stato solo uno degli spunti lanciati dall'intervento di Andrea Ceciliani, docente dell'Università di Bologna, che parlando di “Nuove strategie per promuovere l'attività motoria e sportiva nel contesto del sistema sportivo locale”, ha mostrato slide molto chiare su quelli che sono le mancanze dei giovani riguardo alle capacità motorie derivate da una insufficiente educazione sportiva e da un'obesità spesso causata, oltre che dall'alimentazione, dalla mancata spesa energetica derivata dal fatto che i ragazzi dovrebbe svolgere un'attività fisica importante per almen
o un'ora al giorno, mentre oramai, eccetto le attività pomeridiane che vengono svolte non più di un paio di volte la settimana, la normalità è la sedentarietà.
Il coinvolgimento della famiglia in questo tipo di educazione diviene fondamentale, anche se spesso gli stessi genitori sottov
alutano le problematiche che non siano legate a problemi di salute e dunque non sempre sono recettivi verso questo tipo di sollecitazioni. Un interessante dibattito ha concluso una serata che ha voluto soprattutto fare cultura, dando almeno ai presenti l'impressione che queste tematiche sono importanti per la salute dei giovani e non possono essere prese in considerazione solo quando si trasformano in vere e proprie malattie.
Matteo Fogacci
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