Prandi a TeleReggio: "Lo sport di base non va lasciato solo"
Il responsabile del Coni Point reggiano: “Meno voli pindarici, serve un tavolo di confronto con le istituzioni. Lo sport fa risparmiare soldi alla sanità pubblica, ma non ottiene niente in cambio”
REGGIO EMILIA – Lo Sport di base è in difficoltà. Per il responsabile del Coni locale, Ivano Prandi, per affrontare il problema servono dirigenti preparati e scelte più coraggiose rispetto al passato.
“Le società devono decidere se con 100 euro è meglio fare un unico campionato di vertice o 10 campionati di base”, ha detto a Tg Reggio. Ma il mondo dello sport di base, quello che permette alle famiglie di lasciare i propri figli al pomeriggio in ambienti sani e sicuri, non può essere lasciato da solo. Anche le istituzioni, e in primis lo Stato, hanno interesse a mantenere in vita questo mondo.
“Ogni euro speso nello sport ne fa risparmiare 3 alla sanità – ha aggiunto Prandi – Lo sport è la terza agenzia educativa dopo famiglia e scuola. Non è possibile che dalle istituzioni non arrivi nessun sostegno”. In questa ottica, ogni società sportiva che chiude i battenti è una sconfitta per l’intero territorio e non solo per i suoi tesserati. “Se chiudiamo sarebbe una sconfitta per tutta la comunità”, ha concluso il responsabile del Coni reggiano.
Su Reggionline.com l'intervista completa andata in onda su TeleReggio il 25 aprile u.s.