Il CONI Reggiano piange la prematura scomparsa dell'amico Anzio Arati

Dinamico e determinato dirigente sportivo, ha rivolto alla causa dello sport il contributo della sua competenza e della passione per lo sviluppo della pratica sportiva giovanile all'interno della nostra comunità. Dirigente del GS Falk, Consigliere del Comitato Provinciale e Regionale della Federazione Italiana Gioco Calcio ha ricoperto la carica di Presidente della Fondazione per lo Sport di Reggio Emilia. Ideatore dei Giochi Internazionali del Tricolore e Stella CONI al merito Sportivo.

Con la scomparsa di Anzio Arati il CONI perde un amico ed un prezioso collaboratore.

 

 

 

 

La notizia ripresa da la Gazzetta di Reggio Emilia.
REGGIO EMILIA. Lo sport reggiano e in particolare il mondo del calcio sono in lutto per la morte di uno dei suoi dirigenti sportivi più attivi e preparati. Nel pomeriggio, in una stanza del CoRe dell’ospedale Santa Maria Nuova, dove era in cura da oltre un anno, è morto Anzio Arati. Aveva 69 anni e a Reggio Emilia, oltre che per l’impegno quotidiano a favore dello sport, era molto conosciuto come commerciante, titolare dell’omonimo negozio di ottica di via Toschi, oggi gestito dal figlio Fausto.

Da sempre anima del Gruppo sportivo Falk, divenuto da qualche anno FalkGalileo dopo la fusione (di cui è stato tra i promotori) con l’altra storica società cittadina, Arati è stato il pioniere delle Olimpiadi del Tricolore, di cui ha organizzato tutte le edizioni. È stato anche, per un mandato, il presidente della Fondazione dello Sport.
Era il deus ex machina del torneo “Aldo Cavazzoli” (in ricordo di un altro dirigente della Falk, morto il 9 aprile 1981), la Champions del calcio giovanile reggiano, di cui quest’anno si è disputata la 36esima edizione. Un torneo che all’inizio vedeva la partecipazione di poche squadre ma che, nel corso della sua storia, ha toccato record di partecipazione inimmaginabili e, se tutto filava liscio, era soprattutto grazie alle capacità organizzative dello stesso Arati.

Era il suo gioiello e anche nel maggio scorso, seppur minato dalla malattia, ha trovato la forza per seguire di persona ogni fase della manifestazione, per fare in modo che filasse tutto liscio.

Sapeva trovare le soluzioni a problemi che sembravano irrisolvibili e tante società sportive, ma anche la stessa amministrazione comunale reggiana, si rivolgevano spesso a lui , che in passato aveva svolto anche il ruolo di consigliere regionale della Figc, in rappresentanza delle società calcistiche reggiane.

Era presidente della Reggio Event’s, associazione sportiva nata nel 1997, la prima realtà sul territorio nazionale a proporre forme di collaborazione gestionale e organizzativa a tutto il mondo sportivo giovanile e dilettantistico del territorio. Arati è stato promotore di tante altre iniziative di carattere sportivo, tra le quali la Coppa del Tricolore (promossa in collaborazione della Polisportiva Galileo), torneo internazionale di calcio giovanile che si disputava nel periodo di Pasqua: «In gioventù – lo ricorda l’amico Fernando Margini – fu anche calciatore della Galileo e ci ritrovammo come massimi dirigenti di Falk e Galileo e persino nella Fondazione dello Sport: io gli diedi vita come consigliere comunale e poi lui, dopo alcuni anni, ne divenne presidente e io consigliere e il suo più stretto collaboratore. Poi le Olimpiadi del Tricolore, che lo hanno visto come primo ideatore e regista fino all'ultima edizione di alcuni anni fa. Con la morte di Anzio viene a mancare uno straordinario personaggio, un grande organizzatore di eventi e attività sportive e grande innovatore. È una grandissima perdita per tutto il mondo sportivo reggiano. Sono vicinissimo alla moglie Marta, al figlio Fausto, al fratello Alberto e a tutti i suoi familiari: un abbraccio fortissimo a tutti e le più sentite condoglianze a nome mio personale e di tutta la Polosportiva Galileo Giovolley».

Nel 2011 – stampato da Grafica Service con il patrocinio del Comune di Reggio (prefazione dell’ex assessore Giovanni Catellani e presentazione di Francesco Alberti) – Anzio Arati, figlio del barbiere del sobborgo, ha realizzato e pubblicato il volume «Il vero buco», che ripercorre la storia del quartiere Buco del Signore dal Medioevo a oggi.

I funerali di Anzio Arati verranno celebrati venerdì alle 15 al campo Ugo Valli di via Luthuli, sede della Falk, un’altra delle intuizioni di Anzio Arati, tra i primi a volere un campo da calcio in sintetico. La camera ardente verrà aperta giovedì alle 11 alla casa funeraria delle Onoranze Reverberi. in via Terezin 15.