LUCREZIA ZIRONI, LA REGINA DEL MONDIALE U23: ORO, ARGENTO E BRONZO PER LA FUORICLASSE MODENESE DEL KAYAK

Montemor-o-Velho (Portogallo) – Un oro, un argento e un bronzo: il Mondiale Under 23 di canoa velocità si è trasformato in un autentico trionfo per Lucrezia Zironi, talento cristallino del kayak italiano e modenese doc, in forza alle Fiamme Azzurre (dopo gli esordi con la Canottieri Mutina). A Montemor-o-Velho, in Portogallo, l'atleta ha riscritto la storia del kayak azzurro centrando il podio in tutte e tre le distanze in cui ha gareggiato nella categoria K1 Under 23: 1000, 500 e 200 metri.
Un oro mondiale nella distanza regina
Il capolavoro arriva sulla distanza del chilometro. In una finale emozionante e tatticamente perfetta, Zironi si è imposta in rimonta conquistando il titolo mondiale U23 nel K1 1000 metri. Dopo un avvio brillante, ha saputo gestire la fatica e i cambi di ritmo per poi scatenare tutta la sua potenza nella seconda parte di gara. Il cronometro si è fermato a 4'03"80, lasciandosi alle spalle l'uzbeka Tanatmisheva (4'05"97) e la tedesca Roesseling (4'06"51). Un oro pesantissimo, conquistato in una delle distanze olimpiche per eccellenza.
Bronzo nei 500 e argento nei 200: il podio è sempre suo
Nei giorni successivi, Lucrezia ha proseguito il suo Mondiale da sogno. Nei 500 metri, una delle distanze più insidiose, ha saputo conquistare una splendida medaglia di bronzo, chiudendo in 1'54"00 grazie a una seconda parte di gara letteralmente bruciante, dove ha firmato il miglior intertempo tra tutte le finaliste. Davanti a lei solo l’australiana Natalia Drobot (oro in 1'52"27) e la slovacca Bianka Sidova (1'52"92), ma il distacco è stato minimo.
Infine, nel K1 200 metri, la modenese ha sfiorato un altro colpaccio. In una finale sprint tiratissima, ha tagliato il traguardo in 42"46, assicurandosi l’argento mondiale, battuta solo dalla canadese Toshka Besharah (41"76), con l’ungherese Dorina Decsi a chiudere il podio in 42"73. Una prestazione che conferma ancora una volta la sua versatilità su tutte le distanze.
Un'estate da protagonista assoluta
Quello di Montemor-o-Velho è stato il coronamento di un’estate magica per Lucrezia Zironi, già protagonista in ambito internazionale nei mesi precedenti. L’azzurra ha saputo tenere alta la bandiera italiana in un contesto di altissimo livello, con quasi mille atleti provenienti da 70 nazioni e 44 titoli in palio tra gare individuali e di equipaggio.
La scelta, condivisa con lo staff tecnico azzurro, di non partecipare alla finale del K1 5000 metri ha chiuso con intelligenza e lucidità una rassegna iridata già ampiamente memorabile, evitando inutili rischi dopo le tre battaglie vinte sulle distanze più brevi.
Una campionessa con lo sguardo al futuro
Figlia d’arte – il padre Davide Zironi è presidente regionale della federazione e team manager della nazionale – Lucrezia ha dimostrato di essere una delle stelle più brillanti del panorama italiano. Con lo sguardo già proiettato verso i prossimi grandi appuntamenti internazionali, l’obiettivo a lungo termine è chiarissimo: le Olimpiadi di Los Angeles 2028.
Intanto, a Montemor-o-Velho, è esplosa la festa. Con il sorriso sul podio e tre medaglie al collo, Lucrezia Zironi ha scritto il suo nome nella storia della canoa italiana. E siamo solo all'inizio.