LA VICE PRESIDENTE DEL CONI CLAUDIA GIORDANI IN VISITA AGLI IMPIANTI SPORTIVI FORLIVESI
Nel week end la vice presidente del CONI, l'ex sciatrice Claudia Giordani, ha fatto visita agli impianti sportivi della provincia di Forlì colpiti dall'alluvione accompagnata dalla vice presidente del CONI Emilia Romagna Milva Rossi, che ha portata alla Giordani i saluti del presidente regionale Andrea Dondi. Ha visitato il Raketown Park, la palestra di ginnastica artistica di via Isonzo, il campo sportivo Ronco di via Lido. Alcuni di questi, grazie al lavoro dei volontari o degli associati stanno già facendo ripartire le attività. In altri casi, la sabbia è completamente da togliere, poi da rimettere, in altri casi gli attrezzi e le pavimentazioni sono completamente da ricostruire, mentre i campi da calcio completamente da rifare.
<<Ringrazio Claudia – ha affermato Milva Rossi – perchè ha voluto toccare con mano la situazione disperata di molte realtà, per portare quello che ha visto con i suoi occhi al CONI di Roma. Due sono le cose che vorrei sottolineare. La prima è la grande solidarità arrivata da tutta Italia, con volontari che ogni giorno vengono per aiutarci tornare alla normalità nel più breve tempo possibile. La seconda è l'attenzione che dobbiamo portare non solo allo sport diretto, ma anche a chi indirettamente lo sport non potrà più aiutarlo. Mi riferisco, ad esempio, ad una realtà come quella di Annibale Tampellini titolare di “Giovane Strada”, che con la sua azienda è sempre stato vicino al mondo sportivo e avrebbe potuto chiudere l'attività avendo perso sotto al fango dodici dei suoi quattordici mezzi, ma per rispetto delle trenta famiglie che dipendono dal suo lavoro sta cercando di rialzarsi. Credo che se finora ha aiutato lui lo sport, ora potrebbe essere il nostro turno per aiutarlo>>.
<<Oltre che con le parole desideravo rappresentare la vicinanza del Comitato Olimpico Nazionale al Comitato Regionale Emilia Romagna, – ha detto Claudia Giordani – a tutti gli organismi sportivi locali, alle atlete, agli atleti, ai dirigenti, ai tecnici e a tutte le loro famiglie. Come se fosse un abbraccio di partecipazione e di sostegno seppur breve, solo emblematico e non tangibile. Un semplice segno di affetto anche personale ad un territorio molto amato e da sempre familiare. Uno sguardo rattristato di fronte alla gravità dei danni subiti ai luoghi di sport e a tante zone della città, confortato però dall'effetto evidente di una reazione così prodigiosa e lodevole, che ha visto protagonisti anche tanti giovani del mondo dello sport. Un ringraziamento di cuore per il contributo determinante e per l'impegno a mantenere alta l'attenzione. Più che mai il sentirsi insieme mi auguro possa essere auspicio di speranza>>.