La presentazione del libro Bianco 2.0
dal Resto del Carlino
L’APPLAUSO DI MALAGÒ
«Emilia Romagna, sport al top Belinelli e Paltrinieri i fenomeni»
Filippo Mazzoni
Bologna
SARA’ un punto di partenza, una linea da seguire per tutte le società sportive per la gestione e lo sviluppo della propria attività. Ieri pomeriggio, alla presenza del capo dello sport italiano Giovanni Malagò, è stato presentato lo Sport Plan, il libro bianco dell’attività sportiva in Emilia Romagna, una ricerca dettagliata voluta dal presidente del Coni regionale Umberto Suprani come strumento per l’attività sportiva e da cui emerge che quasi il 70 per cento di cittadini emiliani praticano un’attività, il 34 come tesserati in associazioni e il 33 in maniera autonoma. Dati importanti che serviranno alle società per crescere, ma anche all’amministrazione. «E’ una ricerca importante
- conferma il presidente della Regione Stefano Bonaccini – nei nostri progetti abbiamo coinvolto tutte le componenti come società sportive e amministrazioni. Speriamo presto di approvare una nuova legge per lo sport».
Sport che si basa sul volontariato, ma che in effetti va anche sostenuto da parte delle amministrazioni da un punto di vista economico.
«Il nostro obiettivo come Regione è quello di investire 20 milioni di euro nei prossimi 5 anni. Vogliamo continuare a lavorare con le società perché lo sport è una locomotiva importante per riportare l’Italia ai posti che merita del resto lo sport è sociale, wellness ma anche educazione scolastica e sanità».
A TIRARE le somme e concludere l’incontro è Giovanni Malagò, presidente del Coni che sottolinea come l’Emilia Romagna, sportivamente parlando, sia una regione virtuosa. «L’Emilia Romagna è da sempre una regione ai primi posti in tutti i dati. Non è facile migliorare questi numeri, ma è giusto provarci. mministratori e società hanno sempre fatto il passo giusto. Lo sport è ben suddiviso tra le 9 province della ragione e tutte con un peso specifico importante».
Malagò riprende poi le parole del presidente regionale Bonaccini. «Fa piacere sentir parlare di legge per lo sport e integrazione nella scuola, forse non si arriverà al sistema dei paesi anglosassoni ma sarebbe bello rivederci fra 18-24 mesi per guardare quelli che saranno i nuovi numeri e quanto è sta
to fatto».
Sulle Olimpiadi anche in Emilia Romagna, il numero del Coni chiarisce.
«Prima vediamo di portarle in Italia, poi una soluzione la troviamo, tante regioni si sono già proposte. La bufera politica a Roma inciderà sulla candidatura? Non credo».
Svicola sul discorso dell’eventuale candidatura a sindaco di Roma («Ringrazio chi ha pensato a me, mi devo concentrare sullo sport»), lascia al calcio il compito di occuparsi dell’affaire Fifa («assistiamo da spettatori interessati ma senza dar giudizio visto che ci sono inchieste aperte»). E torna sull’Emilia Romagna: intesa come regione e come sistema. «E’ ai primi posti in tutte le classifiche – ripete – e nei ranking è comunque tra le prime cunque. Ha punte di eccellenza individuale che ben conoscete. Belinelli e Paltrinieri sono due fenomeni. Ma anche l’associazioni sportivo qua può contare su una solida cultura e numeri importanti
.