Al via il progetto regionale “Noi sosteniamo l'attività motoria e sportiva”
Da un lato un percorso formativo rivolto a istruttori e dirigenti di società sportive per valorizzare, nell’approccio con i più giovani che si avvicinino allo sport, quegli aspetti delle attività fisico-sportive che rispondono ai bisogni di salute e di benessere fisico e psichico della persona, in modo inclusivo e solidale; dall’altro favorire, attraverso contributi regionali, l’organizzazione di eventi e iniziative secondo questi principi e aperte alla cittadinanza per offrire maggiori opportunità di svolgere attività fisica a un numero elevato di persone. Prende il via in questi giorni il progetto regionale “Noi sosteniamo l’attività motoria e sportiva”.
Il progetto scaturisce dall’accordo siglato nel 2012 da Regione Emilia-Romagna (Assessorato alle politiche per la salute e Assessorato allo sport), Comitati regionali del Coni e del Cip (Comitato Italiano Paralimpico) e dagli Enti di promozione sportiva emiliano-romagnoli. L’obiettivo è rafforzare gli aspetti positivi e di salute connessi alla pratica regolare dell’attività fisica e sportiva, fin dalla scuola primaria e in tutte le fasce di età, favorendo la diffusione di una cultura che non lasci indietro nessuno, che rifugga quindi l’esasperazione agonistica contribuendo alla partecipazione di tutti e alla coesione sociale.
Il percorso formativo inizia a Forlì, il 12 settembre (nella sede dell’Aics, Associazione italiana cultura e sport, dalle 20 in via Ravegnana 407), prosegue lunedì 16 settembre a Reggio Emilia (nella sede locale del Coni, dalle 20.30 in via Adua 97) e lunedì 23 settembre a Bologna (al Savoia Hotel Regency, dalle 19 in via del Pilastro 2). Gli incontri proseguiranno da ottobre nelle altre province. Tecnici, allenatori delle squadre giovanili e dirigenti delle società sportive sono coinvolti, con questo percorso, per valorizzare correttamente il ruolo fondamentale di un’attività sportiva sana, per promuovere sani stili di vita, fin dal primo approccio dei giovani allo sport, per motivare e coinvolgere nell’attività tutti i bambini, anche i più fragili, per contrastare il fenomeno dell’abbandono precoce dell’attività sportiva, sottolineando gli aspetti della solidarietà, dell’impegno, del gioco.
La Regione Emilia-Romagna, nei giorni scorsi, ha destinato 350.000 euro in parte per sostenere progetti che abbiano queste finalità promossi da associazioni sportive che prenderanno parte alla formazione, in parte per l’organizzazione di eventi, da parte di associazioni, società sportive, istituti scolastici, enti locali – anche con la collaborazione delle Aziende sanitarie - rivolti a tutta la cittadinanza (dai percorsi all’aria aperta ai gruppi di cammino, dall’attività fisica nei parchi all’apertura mirata delle strutture sportive). La Regione ha messo a disposizione docenti esperti sulle tematiche riguardanti la relazione tra sport e salute e le competenze del Centro regionale antidoping (presso l’Azienda Usl di Modena) per iniziative che riguardino il contrasto dell’uso di sostanze dopanti e l’abuso di farmaci e integratori. “Il fine ultimo – osserva l’assessore alle politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna, Carlo Lusenti - è la costruzione di una rete di soggetti istituzionali, associazioni e cittadini impegnati in una serie di iniziative dove tutti collaborano al vivere in salute, sicuro, inclusivo e solidaristico, favorendo la coesione sociale”. Il progetto “Noi sosteniamo l’attività motoria e sportiva”, sottolinea l’assessore, si inserisce nei programmi attivati per promuovere l'esercizio fisico, una delle priorità del Piano regionale della prevenzione che la Regione Emilia-Romagna ha individuato come "fattore di cruciale importanza" per la salute di tutte le persone e, nello specifico, per la prevenzione di molte malattie croniche, in particolare delle patologie cardiovascolari. “L'iniziativa – afferma Giuliano Grandi vice presidente vicario del Coni dell'Emilia Romagna – rappresenta un cambiamento radicale nei rapporti tra mondo sportivo e istituzioni locali, così come un fondamentale trampolino di lancio per le società sportive. Mettere insieme, attraverso una rete virtuosa, gli obiettivi sociali, le risorse della Regione e delle Aziende Usl, con le finalità educative e sportive del Coni, degli Enti di promozione sportiva, del Cip è un modo intelligente di fare squadra, cercando di dare a chi lavora sul territorio, ovvero le società sportive, il sapere e gli strumenti per ampliare e promuovere una visione moderna dello sport. Non più solo soggetti fornitori di un servizio sportivo, ma realtà produttive, capaci di diventare imprese sociali multifunzionali”.
Per partecipare agli incontri formativi, che sono gratuiti, tecnici, istruttori e dirigenti delle società sportive possono contattare il CONI dell’Emilia Romagna al numero di telefono 051 551192 oppure scrivendo a
Bologna, 11 settembre 2013
Matteo Fogacci
Ufficio stampa CONI Emilia Romagna
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