EDITORIALE

 

L’anno delle Olimpiadi di Londra possa essere l’occasione per guardare al futuro, forti della storia del nostro movimento sportivo. Un movimento che nella nostra terra ha saputo raggiungere livelli di eccellenza ed al tempo stesso essere punto di aggregazione per tanti giovani. Lo sport deve rappresentare una opportunità di coesione sociale nel rispetto delle diverse culture. Ed è proprio nel rispetto delle diversità etniche, culturali e religiose che lo sport emiliano-romagnolo, ne sono certo, saprà lanciare un messaggio di accoglienza e di pace. E’ tempo per il movimento sportivo di fermarsi a riflettere nella consapevolezza che, al di là dei risultati tecnici, la solidarietà e la pace fra i popoli rappresentano un traguardo a cui tutto lo sport deve guardare con rinnovato impegno. Impegno a riscoprire i valori veri della vita e dello sport mettendo insieme le nostre diversità. Nella società civile il movimento sportivo ha saputo essere punto di riferimento per tanti giovani che nelle nostre associazioni sportive hanno potuto riscoprire il piacere dell’accoglienza e dello stare insieme. Ed è proprio per il rispetto e la gratitudine che dobbiamo a tutto l’associazionismo che il 2012 ci deve veder impegnati, CONI-CIP-Federazioni Sportive-Enti di promozione-Scuola ed Enti Locali, a garantire la crescita delle nostre società affinché sia loro assicurata la possibilità di vivere ed essere “comunità educante”. E’ compito di una società sportiva, attraverso una corretta interpretazione del gesto atletico “educare alla vita, all’impegno sociale, alla pace” e favorire lo sviluppo delle relazioni umane per dare un senso ai tanti giovani che vogliono guardare allo sport come occasione di crescita. C’è bisogno di uno sport diverso, capace di far riscoprire valori che si sono smarriti. Per questo dovremo sentirci tutti impegnati. Auguri!